Oltre l'osservazione


In un pomeriggio di fine febbraio lungo il fiume Isarco mi trovo a confrontarmi  con un personaggio molto particolare freddo  ma con un grande animo latino grazie alle sue splendide radici sud americane

E l'occhio e l'anima di una fotografa Constanza Marini mi porta nei meandri della sua ricerca fotografica e della sua forte passione
Pongo delle domande  a Constanza,  cercando di cogliere interamente la visione che  una fotografa  ha della realtà materiale e filosofica.
 Colui/e che riesce a cogliere tutto ciò che sfugge alle persone, è il conservatore dei ricordi,il custode delle luci. 

Con queste parole Constanza Marini  ci definisce la mente e il carattere del fotografo.

Pongo delle domande a Constanza dove fornisce delle risposte per niente scontate

Constanza definiscimi il tuo occhio in relazione alla vita quotidiana?


                Lo definirei con un termine IL RICERCATORE un occhio che non si accontenta della realtà rigida e standard delle cose, bensì impone a se stesso di cercare oltre, dove l'occhio umano non riesce a percepire. Bensì cerca di cogliere tutte le sfumature e di abbracciare interi paesaggi.

Mentre Constanza mi parla  io penso: che sia una grande sfida, che solo in pochi possono riuscire siamo abituati a scorrere con gli occhi a guardare distrattamente tutto quello che ci circonda ma no ad osservare e assaporare l'interno delle cose

Constanza esiste davvero il concetto del bello e del  brutto?

Premessa: il concetto del “bello e brutto” è apparenza ed inganno. Due termini nati dall'esigenza dell’uomo per illudersi della perfezione, ma in un mondo come questo, si sa, non esiste alcuna perfezione. Eppure siamo persuasi da questa convinzione: la perfezione esiste, ma cos'è esattamente? Provate a domandarvelo. Personalmente penso che nessuno sino ad ora sia riuscito a definire con certezza cosa essa sia, di conseguenza scaturisce subito un quesito: allora non v’è alcuna perfezione, dove sarà? Poco importa. Certamente possiamo definire il bello come il brutto e viceversa, ma chi sono io o chi siamo noi per stabilirlo, nessuno può. Ci si limita a descrivere/ commentare l’immagine, la persona, le cose e i fatti con “bello o brutto”, mentre meriterebbero descrizioni più dettagliate. Coloro cui si limitano ad utilizzare questi due termini, sono caratterialmente povere, senza sostanza. E come spesso accade la fotografia viene aggredita da tale ignoranza. Peccato.


<<Una fotografia non merita una descrizione o una critica senza essenza: è fondamentale acculturarsi prima di immedesimarsi come critici dell’immagine e contemporaneamente, per chi vuole sperimentare la fotografia, deve informarsi e non accontentarsi mai di imparare, definendosi dilettante, perché per diventare professionisti ci vuole una vita intera. Il talento è una marcia in più.>>
CONSTANZA Marini 
Dopo avermi fatto affacciare in un universo così interessante vado ad osservare e a vivere la potenza della fotografia sentendo che la mia ottica di immagine è più riflessiva.

<<Ginevra, vedi questo fiume io non mi fermo ad osservare l'impatto visivo che è senza dubbio fantastico ma ascolto il suono dello scorrere dell'acqua e cerco le sfumature che non si osservano a primo impatto>>



GINEVRA CICATELLO


Comments

Popular Posts